KASOS
Da qualche parte, tra Karpathos e Creta, nel punto più meridionale delle isole del Dodecanneso, emerge improvvisamente dal mare spumeggiante una grigia e nuda roccia, sentinella centenaria del tratto più burrascoso dei mari greci, lo stretto tra Kasos e Karpathos. Kasos deve il proprio nome a questo fenomeno ribollente della natura (Kas in lingua fenicia significa spuma di mare e vapore). Il nome incarna alla perfezione la selvatica bellezza naturale dell'isola e il mite carattere dei suoi abitanti, binomio che rimane uno dei segreti più affascinanti e inesplorati dell'Egeo.
Isola di capitani, l'aristocratica Kasos vanta una lunga tradizione marinara. Dai tempi omerici e dalla partecipazione della sua flotta alla Guerra di Troia sino al suo significativo contributo alla Rivoluzione greca; a partire dall'epoca in cui, nei suoi cantieri, si costruivano i rinomati velieri di legno kassioti fino al XVIII - XIX s., allorquando la sua flotta commerciale raggiungeva i punti più distanti dell'universo, recando all'isola una ricchezza impareggiabile.
L'isola deve la sua peculiare personalità a questa solida tradizione marinara. Allo spirito cosmopolita degli abitanti oltre al loro legame con le tradizioni ancestrali. All'ineguagliabile cultura gastronomica con influenze culturali derivanti dall'Asia Minore e dall'Egitto, persino dall'Italia e dall'America. Ma soprattutto all'abbraccio ospitale con il quale accoglie il visitatore con la frase caratteristica "na s’evro” (al tuo incontro), generando in un attimo intense sensazioni e indissolubili legami di amicizia.
Il cuore commerciale e amministrativo di Kasos batte a Fri, capoluogo e porto dell'isola di una bellezza unica, costruito nel 1840 a forma di sopracciglio (fridi in greco significa sopracciglio) attorno al suggestivo porto di Bouka, con i variopinti pescherecci, un tempo covo di pirati. È una gemma di architettura popolare isolana con le dimore signorili di pietra nei colori della terra e le eleganti case dei capitani che ammaliano lo sguardo. Un bell’edificio storico del 1900 dichiarato monumento nazionale (il vecchio Municipio) ospita il Museo Archeologico e la Collezione Etnografica di Kasos. Un altro sito di attrazione turistica di Fri è la maestosa chiesa di Santo Spiridone (Aghios Spiridon), protettore dell'isola, con lo straordinario campanile e la bella iconostasi in legno scolpito del XIX secolo. Prospiciente il Municipio sorge il Monumento dell'Olocausto, che ricorda la storica strage dei Kassioti avvenuta per mano degli ottomani nel 1824.